Cristalloterapia

Il Mondo Minerale: Cristalli e pietre

 


L’uso dei cristalli e delle pietre ha accompagnato la storia dell’umanità in tutti i punti del pianeta, sono entrati nella quotidianità così come nei grandi eventi; ne facevano uso le persone della tribù e i guaritori, le persone del popolo, i religiosi e i nobili.

Il regno minerale prima era percepito e vissuto come un’entità viva, allo stesso modo che gli altri regni: vegetale, animale, umano, angelico, degli antenati, degli dei.

Nella catena della vita il regno minerale è alla base, forma il primo strato di nutrienti e di energie della terra.

Oggi anche la scienza ha dimostrato che tutto è energia e vibra a differenti frequenze. Le frequenze vibratorie di una pietra non solo sono determinate dal materiale di cui sono fatte, del colore e della struttura, anche della sua storia personale ed epocale.

Cosi come ogni persona, animale, pianta ha un’energia particolare, così ogni pietra c’è l’ha e può stimolare in noi esperienze con effetti sul corpo fisico, emotivo, mentale o spirituale.

Il colore è la parte della frequenza elettromagnetica della luce che possiamo percepire a occhio nudo.

Con la tecnologia possiamo raggiungere altre frequenze vibratorie come onde ultraviolette, infrarosso (percepite da alcuni animali, per es.) onde radio, microonde, ecc.
 
Non solo allora si possono ricevere aiuti pratici o influenzare la cura di malesseri, soprattutto con il loro aiuto vibrazionale si può accedere più facilmente alla sorgente creativa e approfondire o superare situazioni che hanno lasciato tracce nella nostra memoria dell’anima.
Addirittura si può contattare l’essenza spirituale del cristallo, in meditazione profonda, ricevendo messaggi chiarificatori per il proprio percorso di vita ascoltando come si fa con un amico.
 


 

La stessa pietra può rivelarsi un utile e caro amico per noi in diversi livelli della nostra esistenza nella sfera del fisico, della psiche, della mente o dello spirito.

Normalmente agisce su un’area o chakra predominante, ma la sua azione può essere più larga. Quando si approfondisce la conoscenza personale della pietra si può dare spazio all’intuito per l’uso nei trattamenti.

Molte cose sono ancora da scoprire o da ricordare in verità, e molte pietre e cristalli stanno venendo alla luce in questa Nuova Era che stiamo vivendo.

La cristalloterapia è la riscoperta di una vecchia scienza quasi dimenticata, da pochi decenni e grazie al lavoro intenso di alcune persone visionarie e coraggiose come Michael Gienger e Katrina Raphaell.

Appoggiandosi su questo edificio, Naisha Ashian ha dato vita al libro "degli alleati di cristallo”, un percorso sempre più chiaro verso il divino o la completezza delineato in questo momento di cambiamento epocale.

Secondo il suo sistema, le pietre e cristalli sono divisi nei cinque elementi di appartenenza che costituiscono ogni cosa sul nostro pianeta:

Terra: Radicamento, sopravvivenza, legame col pianeta. Stella della Terra /1°Chakra

Fuoco: Cambiamento, trasformazione, rinnovamento, mito della Fenice. 2°/3° Chakra

Acqua: Adattabilità, forza lenitiva, amore universale, comunicazione. 4°/5° Chakra

Aria: Intuito, pensiero superiore, visione senza tempo, mondo spirituale. 6°/7° Chakra

Tempesta: Miscela dei quattro elementi messi in contatto assieme. Chakra Eterici

Secondo Doreen Virtue, massima esperta degli angeli, a ogni entità angelica corrisponde un cristallo e un colore:

Arcangelo Michele: Sugilite – Colore: Blu cobalto, viola, oro.

Arcangelo Gabriele: Citrino – Colore: Bianco, giallo oro, rame.

Arcangelo Raffaele: Smeraldo, malachite – Colore: Verde smeraldo.

Arcangelo Uriele: Ambra – Colore: Giallo tenue.

Ogni pietra possiede un’identità e una storia personale e così come è possibile osservare un colore opaco e spento, in alcune di loro, dopo un utilizzo eccessivo in cui hanno assorbito delle energie dense, si può essere  anche testimone di un cambiamento appassionante in alcuni cristalli, nei quali certe zone torbide, dopo l’uso in meditazione o in consapevoli terapie, diventano trasparenti e luminose,  poiché anche loro si evolvono con noi! 
 
 

 
 

Modalità d’impiego

 
Le pietre e cristalli si possono posizionare in modalità diversa secondo l’area di impiego a cui sono destinati: il corpo fisico, emozionale, mentale o spirituale.
Per problematiche sul fisico normalmente basta appoggiarli sulla zona da trattare o direttamente sul chakra corrispondente all’organo o la funzione.
Si possono per esempio mettere le pietre a contatto con il corpo con un cerotto, dentro le mutande per problematiche agli organi genitali, dentro delle calze per ottenere maggiore radicamento o per problematiche dei piedi, ecc.
 
Per effetti sulla sfera emotiva e mentale può essere conveniente indossarli come gioiello o portarli sempre con sé, per esempio nelle tasche, c’è bisogno di un rapporto di continuità.
Anche in quest’ambito si può lavorare benissimo attraverso il chakra corrispondente all’emozione da correggere o lo stato mentale da raggiungere.
A volte può essere opportuno tenerli a portata di occhio o, se sono sufficientemente grandi o potenti (druse, geodi, grappoli) collocarli nell’ambiente in cui si vive, dorme o lavora.
E’ opportuno ricordare che la tempistica operativa può essere lunga, perciò sarebbe bene organizzarsi in modo di non interrompere la pratica terapeutica prima del giusto tempo.
Per risultati a livello più profondo della personalità o dell’evoluzione spirituale si possono usare in meditazione, appoggiandoli sui chakra superiori.
Si può anche meditare dentro un cerchio fatto con diversi individui di determinata pietra o dormire con la pietra sotto il cuscino per influenzare il sonno o i sogni.
E’ conveniente dopo la meditazione in cui le visioni o le sensazioni possono apparire in modo inatteso e criptico scrivere sempre il messaggio o l’impressione ricevuta in modo di fissare e approfittare forse, in un secondo tempo, l’esperienza vissuta.
A volte non si riesce a capire in un primo tempo il significato dell’immagine o dell’informazione arrivata, ma sicuramente nella coscienza si mostrano riferimenti che in qualche modo ci appartengono o che possono risultare utili nel nostro percorso di consapevolezza.
 
Con alcune pietre è possibile l’uso dell’ingestione come essenza nell’acqua, soprattutto è una tecnica sicura con la famiglia dei quarzi. 
C’è bisogno di attenzione con alcune pietre, per es. il realgar contiene arsenico.
Lo zircone si deve usare con moderazione, al massimo un’ora al giorno a contatto con la pelle, giacché è lievemente radioattivo.
Altre pietre possono accentuare lo stato di animo già presente, come succede con l’opale per l’alto contenuto di acqua, da evitare d’usare in caso di emotività negativa.
L’ossidiana fa venire fuori il Sé ombra con i difetti da trasmutare, perciò è bene compensarla in un trattamento insieme ai cristalli di quarzo trasparente.
Ricordare che alcune pietre possono danneggiarsi con l’acqua in modo irreparabile, per es. la selenita, ricorrere all’incenso per la pulizia.
 

Scelta del Cristallo o Pietra


 
 
 
 

La scelta dei cristalli giusti è il primo passo per iniziare a lavorare profondamente e seriamente in “amicizia e collaborazione” con le pietre che ci aprirà alla conoscenza di un mondo nuovo, il mondo del popolo dei minerali.


Evitare assolutamente i cristalli che sono stati manipolati tecnologicamente, in quanto è stata alterata la loro essenza naturale sia cambiando colorazione, sia producendoli sinteticamente in laboratorio.

Il popolo dei minerali è il più antico sul pianeta, nato dai resti dei corpi stellari e dalla polvere cosmica fusi con elementi gassosi e il fuoco della terra; è ugualmente vivo e degno di rispetto come gli altri popoli o regni, nato per vivere ed evolversi in armonia con il resto della creazione.

Alcune pietre sono più idonee per natura per svolgere un lavoro o missione di altre, bisogna fare silenzio interiormente ed essere recettivo, una nuova sensibilità emergerà verso ogni elemento della natura.    


E’ conosciuta la proprietà dei cristalli di quarzo di amplificare enormemente un determinato intento programmato. Questo evento appartenente al piano sottile si basa nella caratteristica fisica della famiglia dei quarzi che consiste nello spingere all’esterno degli elettroni, cioè espandere la loro energia quando viene investito da una forza estranea. Una volta che “l’attacco” finisce, il quarzo reinserisce gli elettroni assorbendoli nella luce, ossia si ricarica da solo. Da qui il suo uso negli orologi, strumenti ottici, computer.
 


 
Tradizionalmente si usano, per esempio, il quarzo rosa e anche la rodocrosite (che non è un quarzo)  per aprirsi all’amore e l’accettazione di se stessi, per guarire i rapporti; l’ametista per una profonda purificazione e protezione di persone, cristalli e ambienti; l’ematite (che in verità è un metallo) per trasmutare la negatività da inquinamento del fisico, il citrino per potenziare il III chakra e sconfiggere la paura e insicurezza, il corallo (che è una struttura organica) per proteggerci dall’invidia o dal “malocchio”, un grappolo di ialino per caricare energeticamente gli ambienti e gli stessi cristalli.

Ogni minerale racchiude uno o più doni o qualità in attesa di essere scoperto.

 

Prima pulizia dei Cristalli e ricarica


Prima di utilizzare i cristalli scelti, il secondo passo è la prima pulizia da fare soltanto con l’acqua da pochi minuti a due ore.

Solo in casi estremi utilizzare il sale per la pulizia, di solito bastano due ore,  eccezionalmente massimo una o tre notti, secondo la situazione, posizionare le pietre dentro un contenitore naturale di vetro o legno dentro un'altra ciotola di vetro con il sale, poiché il contatto diretto non è conveniente in tutti i casi.                                              

Sciacquare poi sotto il getto del rubinetto abbondantemente, facendo attenzione a non usare l’acqua calda. E’ importante manifestare l’intento molto chiaramente, di purificazione completa dei cristalli durante questo passaggio. Si può chiedere al deva dell’acqua di trasmutare le memorie traumatiche o dense in energia di luce, gioia, amore.

 
 
Attenzione alle caratteristiche di alcune pietre che possono facilmente danneggiarsi sotto l’acqua come la selenite e, anche, il pericolo d’ossidazione per l’argento e il rame.
 
In caso d’uso del sale per la prima pulizia o per un’eventuale pulizia eccezionale, non riutilizzarlo, piuttosto interrarlo o gettarlo nelle acque chiedendo alla Madreterra o ai Deva dell’acqua di tramutare ogni energia densa, di malattia, limitazione o sofferenza in energia di luce, amore, forza e gioia divina. 

Dopo aver effettuato una centratura, portare la mano sinistra sul quarto chakra (anahata) del cuore, con la mano destra disegnare sui cristalli che si vogliono purificare i tre simboli reiki del secondo livello, mentre si pronuncia il loro mantra o nome per tre volte. Si può utilizzare soltanto il simbolo Dai Ko Myo, il simbolo maestro dell’energia Reiki, seguendo la stessa procedura o anche i  simboli del Karuna Ki (Rama, Dumo specialmente).

Inviare reiki su ognuno e, anche qua, manifestare, molto chiaramente, l’intento di purificazione completa dei cristalli.
 
Per chi non è attivato con il reiki si possono purificare e ricaricare i cristalli senza l’uso dei simboli con una meditazione al centro di un cerchio fatto con le pietre o prendendo il cristallo in mano.

Dopo la centratura del cuore, visualizzare un fascio di energia luminosa bianca brillante che discende dall’alto e viene assorbita da ogni cristallo.


 

Purificazione e ricarica periodica dei Cristalli con Reiki



Le pietre assorbono le energie emesse dalle situazioni, luoghi o persone con cui entrano a contatto, perciò è una pratica consigliabile abituarsi a effettuare un metodo di purificazione periodica dopo l’uso o trattamento per neutralizzare e trasmutare le energie dense in energie sottili, sotto il getto di acqua, per qualche minuto.

Poi basterà lasciarle in un contenitore di vetro al sole -non luce diretta- per due ore o più tempo se è possibile.

Si può usare anche una drusa o geode di quarzo ialino o di ametista grande per la ricarica o pulizia di tutte le pietre.

 

 
 

 

 

Pulizia per scaricare le energie dense dei cristalli con la Natura



Può capitare che, per vari motivi, una semplice pulizia o ricarica periodica dei cristalli non basti, in questi casi eccezionali in cui i cristalli hanno lavorato e assorbito tanto, è necessario realizzare una pulizia profonda per scaricare ogni traccia di energie dense.

Preferibilmente in Luna Nuova o Piena purificare i cristalli coi quattro elementi della natura (facendo sempre attenzione a non danneggiare le pietre blande o troppo porose):


  1. Immersi in acqua (o acqua e sale se la durezza della pietra lo permette) per un giorno o meglio tre (secondo la gravità della situazione) o, almeno due ore in mezzo al mare o fiume.
  2. Sepolti nella terra a cm 5-10 di profondità circa, per un giorno o meglio tre (secondo la gravità della situazione).
  3. Appesi all’aria aperta a m. 2-3 di altezza circa,  per un giorno o meglio tre (secondo la gravità della situazione) magari su un albero.
  4. Metterli vicino al fuoco di una candela rossa (ma va bene anche bianca se non è possibile) per un minimo di due ore per un giorno o meglio tre (secondo la gravità della situazione).

    Ricaricare i cristalli con la luce del sole non diretta in situazioni estreme per uno o tre giorni interi.

    Aggiungere a questa procedura l’energia dei simboli Reiki, nel caso in cui la persona abbia ricevuto le attivazioni, ma serve anche, semplicemente, caricare la pietra con l’intento di purificazione per potenziare la pulizia.


    Si può approfittare della presenza della neve per un bagno restauratore, poiché nella neve viene immagazzinata tanta energia solare.


    Si può anche metterli insieme con altre pietre in buona salute per un naturale scambio energetico fra loro, semplicemente lasciandoli all’aria aperta, vicino a piante e alberi, inviando energia di amore e visualizzando una pioggia di luce che scende dolcemente su questi splendidi esseri del popolo minerale!!!

     



     

     
     

    Costruzione della Griglia Reiki con i CRISTALLI


     

    - Seguire la procedura di scelta e prima pulizia sui cristalli.


    - In seguito caricarli coi simboli reiki attraverso il disegno manuale o mentale o la visualizzazione, mentre si ripete il loro mantra per tre volte.

    - Fare la richiesta esplicita per chiedere la disponibilità per lavorare insieme nella guarigione o nel raggiungimento degli intenti positivi da formulare.

    - Aspettare fino a percepire una risposta assertiva in qualche modo, sentire fluire un vincolo di energia armoniosa che collega la pietra e noi.
     

    - Fissare con del nastro adesivo lungo il bordo di un piatto capovolto 6-8-10-12-o più cristalli di quarzo ialino biterminati, nel possibile, di similare misura, a modo di raggi.


     

    - Posizionare al centro della Griglia una piramide di cristallo sempre di quarzo ialino.


     

    - Appoggiare questo piatto capovolto coi cristalli così disposti, a modo di coperchio, su un cestino o scatola in cui raccogliere i bigliettini, i disegni o le foto appartenenti agli esseri o le situazioni da trattare.


     

    - Scrivere su questi oggetti l’intento preciso su cui lavorare, aggiungendo alla richiesta all’universo la frase "o altro per il bene maggiore".


     
     - Eseguire per primo un trattamento a distanza all’essere (persona, animale, pianta) o alla situazione attraverso l’oggetto che la rappresenta.

     
    - Ricaricare quotidianamente o, almeno, settimanalmente la Griglia con il potere amoroso dell’energia universale Reiki.

     
    - Quando si è lontano della griglia o comunque impossibilitato di caricarla di persona, lo si lo può fare tramite la procedura del trattamento a distanza.

     
     - Arrivato il momento in cui si capisce che il cristallo ha esaurito la sua energia di luce o ha finito la sua missione, sotterrarlo nel terreno o lasciarlo andare nelle acque di un fiume o mare.
    Non è impossibile per un minerale ricaricarsi in maniera naturale, ma, a volte, la tempistica può risultare decisamente lunga.
    Normalmente quando hanno concluso il suo lavoro si rompono o smarriscono, semplicemente.


     
    Oltre all’uso dei cristalli nella griglia Reiki e nei trattamenti a distanza, si possono programmare con l’intento e indossarli, metterli a contatto con la zona del corpo da trattare, usarli in meditazione, collocarli accanto al letto, sulla scrivania, all’ingresso di casa o dove sentiamo che c’è bisogno di una determinata energia, ecc.

     
    Trattare con responsabilità e gratitudine le proprie pietre e tutto il regno minerale, attraverso l’ascolto si può sviluppare una bella amicizia e una collaborazione inimmaginabile e benefica per tutti.

    Buon lavoro!!!

     


     


    Argomenti di approfondimento:

     

    Le proprietà di ogni singola pietra o cristallo,  trattamento di riequilibrio chakrale, viaggio dell'anima nelle altre vite, incontro con il bambino interiore e con le guide personali, ecc. - sono parte dei programmi dei Seminari di Cristalloterapia di I, II, e III Livello.  

     

     

    La Programmazione di un Cristallo per un trattamento a distanza e la Costruzione della Griglia Reiki sono tematiche  che si sviluppano  durante i 2° e 3° Livelli Reiki Usui. 

     
     



     
     Copyright by © Sadhana Gayatri – Master Reiki - Cristalloterapeuta. È permessa la riproduzione o diffusione del materiale solo con il permesso o la citazione dell'autore. Shanti.

     

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