lunedì 31 dicembre 2012

Omraam Mikhaël Aïvanhov (1900-1986)


Pensieri quotidiani 2013


"La fede non è un sentimento irrazionale, ma ha come fondamento le esperienze che abbiamo fatto nel corso delle nostre incarnazioni passate, esperienze che si sono inscritte nella nostra anima. Sì, è tutto ciò che l’uomo ha studiato, verificato e vissuto nelle proprie esistenze precedenti che sta all’origine della sua fede. Non si può avere fede se non in quello che si è sperimentato, altrimenti non si deve parlare di fede, ma soltanto di credenza. Se avete fede in Dio, è perché avete comunicato con Lui, perché Lo avete toccato, e quel contatto ha lasciato in voi una traccia così forte che non potete più dubitare: la fede in Dio si è inscritta in voi.
Se siete in grado di affermare che un certo percorso conduce a una determinata stazione, è perché conoscete l’itinerario. Ma se dite che passando per un certo luogo raggiungerete palazzi e giardini, e invece non trovate altro che acquitrini o precipizi, significa semplicemente che eravate spinti dal bisogno di credere e non dalla certezza della fede. La credenza è il risultato di un desiderio soggettivo: ci si illude che una certa cosa si realizzerà, ma il più delle volte questo non avviene. La fede, invece, è una certezza assoluta che sfocia in una realizzazione."

 
"Mai nessuna delle vostre buone azioni e delle vostre buone parole va perduta. Perché? Perché nulla si perde, e la pur minima delle vostre manifestazioni ha ripercussioni da qualche parte.
Voi non lo credete, perché non vedete verificarsi nulla sotto i vostri occhi. Questo però non è un argomento valido: voi ignorate gli effetti che le vostre azioni e le vostre parole produrranno necessariamente, e talvolta molto lontano da voi.
Quando migliorate voi stessi, anche numerose persone diventano migliori. E se non progredite, ostacolate ugualmente l’evoluzione di una quantità di altri esseri: impedite loro di trovare il cammino della luce. Se per una volta la Provvidenza vi desse la possibilità di vedere i legami sottili che si tessono fra ciascuno di voi e tutti gli esseri sulla Terra e anche al di là rimarreste stupefatti.


È così che ogni giorno tessete dei legami. È quindi importante che facciate costantemente degli sforzi per trionfare sulle vostre debolezze e risvegliare le virtù che troppo spesso lasciate sonnecchiare in voi."

"È detto nella Genesi che quando Giacobbe lasciò la terra di Canaan per cercarsi una sposa, giunse in un luogo dove trascorse la notte. Là, si addormentò dopo aver posato il capo su una pietra. Durante il sonno, vide una scala che collegava la terra al cielo e lungo quella scala degli angeli che salivano e scendevano. Fu così che ebbe la rivelazione di quella gerarchia cosmica che i kabbalisti chiamano Albero della Vita.
La terra e il cielo non sono separati: fra loro esiste tutta una circolazione, esistono degli scambi. Alcuni chiaroveggenti sono stati in grado di vedere degli esseri che scendevano dall'alto e lavoravano sugli uomini, sugli animali, sulle piante, sulle pietre... Alcuni di questi esseri ripartivano quasi subito, mentre altri, al contrario, rimanevano più a lungo per poter proseguire il loro compito. Per il momento, pochissimi credono alla realtà di queste creature e del lavoro che esse fanno, ma un giorno, tutta l’umanità sarà cosciente di questa circolazione che esiste fra la terra e il cielo, fra la terra e il sole, e più lontano ancora, in tutto l’Universo fino all’infinito. "
 

 Omraam Mikhael Aivanhov
 
Buona giornata di luce!
© Gayatri https://www.facebook.com/SadhanaMeditazioneSciamanica/