Reiki Usui

Il Sistema Tradizionale Reiki Usui Shiki Ryoho

E’ la trasmissione dell’energia cosmica (Dio, Assoluto, Uno) attraverso l’imposizione delle mani, l’uso dei simboli universali, la visualizzazione dell’intento, la verbalizzazione creativa, la rievocazione di uno stato. Ki (in giapponese) - Prana (in indiano) – Qi (in cinese) – Spirito Santo (nel cattolicismo): è la manifestazione personale della grande energia cosmica Rei (in giapponese).

Quest’unità, questa connessione fra il nostro Ki e il grande Rei viene persa crescendo, vissuta come una separazione per l’identificazione col nostro ego o Sé intermedio.
Questa riconnessione fra l’energia personale con la sorgente è possibile con l’uso del reiki, lavorando a partire dal bilanciamento del nostro chakra del cuore, dalla creazione del vuoto interiore (superamento di ogni condizionamento) e dal silenzio mentale (cessazione del monologo dell’ego) come succede anche con altre tecniche meditative.

Stimolando un approccio ricettivo, uno stato contemplativo il canale reiki diventa sempre più pulito, più sgombro e la grande corrente di amore divino o unità di vita scorre potente verso se stesso e gli altri, verso gli animali e le piante, l’ambiente e gli oggetti.



E’ un metodo naturale di guarigione che parte dallo spirito, armonizzando la psiche e il corpo, giacché tutto è uno, e i diversi piani d’esistenza si corrispondono e sono collegati.

L’apporto energetico del reiki accelera l’autocura che compie il proprio corpo, aiuta in caso di terapia coi farmaci attenuando gli effetti traumatici o il dolore intenso, senza mai sovrapporsi a una specifica cura medica prescritta.

L’energia va spontaneamente dove c’è bisogno, equilibrando ogni sovraccarica o mancanza nei nostri organi, sistemi, cellule, chakra, degli stati emotivi o di coscienza, poiché è un’energia intelligente.

Sul piano spirituale è una vera meditazione o sadhana che come altri percorsi (yoga, diksha, sciamanesimo, ecc.) sviluppa il senso dell’ascolto -prima su di se, dopo sugli altri- della propria energia, dei tempi di reazione, dei meccanismi delle emozioni irrisolte, dei processi che ci sono e dei quali la nostra coscienza forma parte.
Ci spinge a formulare l’intento o la richiesta giusta all’universo con chiarezza, con integrità interiore, con entusiasmo, con consapevolezza e in comunione col tutto (la caduta di Maya).


Mikao Usui: il fondatore del sistema Reiki.


Mikao Usui, nato in Giappone il 15.08.1865, è stato un uomo d’affari, di vasta cultura e interessi, viaggiatore infaticabile,  praticante di Kiko (Qi Gong cinese), inserito nell’ambiente politico e socialmente noto all’epoca.
Nel 1914, a 49 anni, decise di diventare un monaco laico buddhista per approfondire le sue pratiche e conoscenze.
Nel 1922, a 57 anni, dopo un lungo digiuno e meditazione di 21 giorni, sul monte Kurama, ottenne l’illuminazione e la capacità di canalizzare l’energia dell’universo attraverso un suo sistema.
Fondò nello stesso anno l’organizzazione “Usui Reiki Ryoho Gakkai” tuttora  esistente che, in un inizio, si propose di  diffondere il Reiki a più persone possibili.
Nel 1923 si occupò di curare le vittime del terremoto che devastò Tokyo.
La sua fama di uomo illuminato, disinteressato e guaritore continuò ad aumentare sempre di più. Morì in pieno lavoro nel 1926, a 62 anni, al terzo attacco di ictus.
Dopo la sua morte il Reiki è stato ristretto quasi a una setta, veniva praticato e insegnato solo dentro una cerchia di persone molto limitata.
Bisogna dire che fu con Hayashi (allievo di Usui) che il Reiki, anche se più schematico e semplificato, riprende la strada di apertura quando glielo insegna a Takata, la sua allieva americana d’origine giapponese che viveva nelle Hawaii.


Il maestro Usui non dava importanza all’esecuzione ritualistica o meccanica delle pratiche, bensì all’intenzione, all’ascolto della propria intuizione.

 
“Reiki è l’arte segreta per invitare la fortuna. La meravigliosa medicina per tutte le malattie” secondo la definizione di Mikao Usui. 

I cinque Principi del Reiki



1. Solo per oggi non arrabbiarti

2. Solo per oggi non preoccuparti

3. Solo per oggi sii grato

4. Solo per oggi lavora sodo su di te

5. Solo per oggi sii gentile con gli altri.

 

Alla mattina e alla sera, seduto nella posizione Gassho, ripeti queste parole a voce alta e nel tuo cuore. Per l’evoluzione del corpo e dell’anima.

Mikao Usui

 

Reiki storia

Il Master Reiki tedesco Frank Arjava Petter e sua moglie giapponese la Master Chetna Kobayashi si sono trasferiti dal 1993 al 2000 al nord di Tokyo e iniziano a insegnare, in Giappone, la pratica del sistema Reiki. 
Sembrava, all’inizio, che non ci fossero discendenti dell’arte del Maestro Usui.
Solo dopo un paio di anni di faticosa ricerca, riescono a conoscere la Master Koyama, 6° presidente dell’organizzazione fondata dal Dr. Usui, istruita direttamente da Kan’ Ichi Taketomi, allievo d’Usui.
Si scopre, successivamente, il luogo della tomba di Usui, il manuale che lui di solito dava ai suoi studenti, le tecniche originali da lui usate, le vere radici della nascita del Reiki.
I fatti che vengono alla luce differiscono della leggenda diffusa in Occidente a partire del 1937 dalla Master Hawajo Takata, istruita direttamente da un altro allievo di Usui, Chijiro Hayashi.
Una possibile spiegazione del perché la Master Takata cambiò la storia di Mikao Usui –dicendo, per esempio,  che era stato un monaco cristiano, uno studente universitario in Occidente, che il suo metodo era solo orale, ecc. - potrebbe essere il periodo in cui visse e insegnò Takata.
Durante la II guerra mondiale non era, sicuramente,  molto prudente insegnare una nuova disciplina d’origine tutta giapponese per il pericolo di persecuzione per problemi politici.
Hayashi, il suo maestro d’origine militare, accusato di essere una spia, finì per suicidarsi per salvare la sua famiglia di ogni sospetto.

Senza dubbio è grazie a Takata che il sistema Reiki si propagò per il mondo.
Questo è un merito oggi indiscutibile, anche se diverse domande rimangono ancora senza risposta, come il perché non abbia mai insegnato le tecniche Reiki originali giapponesi che, apparentemente, lei avrebbe dovuto avere conosciuto.
Dai 12 Master iniziati da Usui, la scuola orientale ha preso poi differenti indirizzi: Hyakuten Inamoto (Komyo Reiki),  Tadao e Franz Arjava Petter (Jikiden Reiki),  Hirodishi Doi (Gendai Reiki), Seiji Takamori  (Reiki Jin Kei Do Buddho - EnerSense) fra altri e anche il dr. Richard Blackwell (Medicine Dharma Reiki).
Lo stesso è successo in occidente con i 22 Master iniziati da Takata dal 1976 fino all’anno della sua morte nel 1980: sua nipote Furomoto (Reiki Alliance), Iris Ishikuna, (A.R.M.A. American Reiki Master Association), Barbara Weber Ray fra altri. (T.R.T.I.A. The Radiance Technique International Association) fra altri, fino al Karuna Reiki di William Lee Rand e il Karuna Ki di Vinny Amador, con i nuovi simboli canalizzati dai diversi nuovi Master e tutte le posteriori derivazioni create (Reiki tibetano, Kundalini Reiki, Osho Reiki, ecc.).
Tutto si può dire, meno che il Reiki non sia oggi libero, in salute e in continuo aumento.

 Hawajo Takata (1900-1980)

 
 
 

Autotrattamento

 
 
L’autotrattamento è fondamentale per prendere consapevolezza del fluire della propria energia e fare esperienza con la grande sorgente universale, che è sempre a nostra disposizione per nutrirci e proteggerci.
Come autoguarigione, per prevenire e curare malattie del corpo e stati di ansia, stanchezza, depressione o insonnia; rinforza il nostro sistema immunitario e produce un profondo rilassamento di corpo e mente.
In realtà si può viverlo come una vera meditazione quotidiana.
E’ consigliabile fare almeno 21 giorni di autotrattamento, prima di fare trattamenti ad altre persone, per stabilizzare l’energia e pulire i nostri canali sottili.
Anche la partecipazione a degli scambi energetici con altri reikisti è una pratica favorevole.
Sempre che si lavora con l’energia Reiki s’incomincia con la bilanciatura o centratura del cuore: mani sul petto, sul chakra anahata, con le dita unite sul cuore per riportare la nostra presenza sulla scintilla dell’Amore divino che è in noi.
Seduti su un cuscino, comodamente in poltrona o sdraiati sul pavimento, spostare dolcemente una mano alla volta.
Se per qualche motivo non è possibile toccare direttamente un punto, trattare a 3/5 cm di distanza, sul corpo eterico, o in alternativa, trattare questo punto sulla parte posteriore del corpo.
In linea generale si consiglia di disinfettare una ferita prima di trattarla, per l’alto potere cicatrizzante del reiki.
Lo stesso è opportuno fare con una frattura, cioè trattarla dopo che sia stata ricomposta, per l’alto potere di accelerazione dei processi di guarigione. 
E’ preferibile cominciare normalmente per la testa dove ci sono le radici di quasi la totalità dei nostri problemi e finire con i piedi per assicurarci un buon radicamento.
 
 
Sembra che nel Reiki insegnato da Usui si usavano solo cinque posizioni della mano sulla testa, poi veniva usata l’intuizione per trovare le zone squilibrate sul corpo (Tecnica del Reiji).
Nel Reiki tradizionale di Hayashi ci sono sette posizioni base, invece nel Reiki di Takata si utilizzano dodici normalmente.
La durata in Occidente, abitualmente, è di 3 minuti in ogni posizione, ma può essere anche di 1 minuto.
Lo schema non deve per forza essere rigido; si può modificare in base alle problematiche del momento, le situazioni di urgenza o il tempo a disposizione.
Comunque il trattamento di una zona molto malata o che è causa di un forte dolore può avere bisogno di essere trattata per 15/20 minuti o ancora di più.

 
 



Autottratamento completo



 

 

1.    Corona e occipite


2.   Occhi e fronte


3.   Orecchie e tempie


4.   Gola e vertebre cervicali


5.   Timo e cuore
6.   Milza/stomaco/pancreas e fegato/cistifellea
7.   Intestino e zona lombare
8.   Organi genitali
9.   Interno cosce
10.Esterno ginocchia
11.Caviglie e talloni
12.Punta e centro piedi
 

 

Trattamenti Reiki

 
E’ bene disporre di un buon lettino terapeutico dove fare sdraiare comodamente la persona, con gambe e braccia mai incrociate per non ostacolare il flusso energetico.
E’ utile fare allentare i vestiti stretti, tenere a portata di mano una coperta in caso di cambiamenti della temperatura del corpo durante il trattamento e dei fazzoletti di carta.
Scegliere un ambiente che non offra disturbi e troppe distrazioni, si può usare una musica adatta in sottofondo, con una luce soffusa e dell’incenso per creare un’atmosfera di serenità e pulire l’ambiente energeticamente.
E’ ideale che operatore e riceventi siano vestiti con fibre non sintetiche (lana, cotone, lino, seta, canapa), senza orologi e gioielli e soprattutto senza scarpe di gomma o materiali isolanti.
Ricordare che attraverso i piedi noi scarichiamo l’energia disarmonica o gli eccessi nella nostra Madre terra che amorosamente tutto trasforma.
Normalmente un trattamento ha la durata di 1 ora, la frequenza dipende da ogni caso in particolare.
Prima ancora di realizzare la bilanciatura al cuore, fare la procedura di protezione: chiedere all’universo protezione e schermatura prima, durante e dopo il trattamento contro qualsiasi energia negativa.
Ognuno può formulare l’intento con le proprie parole, chiedere aiuto e guida agli esseri di luce o usare la tecnica preparatoria con cui si sente più affine, per esempio visualizzarsi all’interno di una sfera di luce dorata che nasce del cuore e ci avvolge per intero.
Comunque è buona cosa abituarsi a fidarsi e riconoscere l’intuito, comunicare liberamente con la persona se c’è bisogno, instaurare un libero dialogo confidenziale o aggiungere qualche respirazione/visualizzazione all’occorrenza.
Nei livelli successi ci saranno molti altri strumenti a disposizione del reikista (simboli, procedure, tecniche), ma ricordarsi che già dal primo livello i canali sono aperti per il passaggio dell’energia universale.
Dopo la procedura di protezione, la formulazione dell’intento, la centratura del cuore, quando siamo pronti per iniziare la seduta, si può cominciare il primo contatto energetico appoggiando la mano dominante sul chakra della corona del ricevente, l’altra mano rimane per qualche momento sul nostro chakra del cuore.
 

Prima della conclusione del trattamento:
-   Accarezzare lentamente per tre volte il campo aurico del ricevente, dalla testa ai piedi a una distanza di 5 cm dal corpo.    
-   Ringraziare l’energia Reiki universale dell’opportunità dell’esperienza di essere canale Reiki.
-   Strofinare ambedue le mani per interrompere il contatto.
    -    Lavarsi le mani con cura prima e dopo la seduta Reiki.
 
 

Esempio delle posizioni del Trattamento Reiki completo

 
1
Corona
2
Occhi
3
Tempie
4
Orecchie
5
Occipite
6
Gola
7
Timo/cuore
8
Fegato/Cistifellea
9
Milza/Pancreas
10
Stomaco
11
Genitali
12
Interno cosce
13
Esterno ginocchia
14
Interno gamba
15
Caviglie/talloni
16
Punta/centro dei piedi
17
Collo/Spalle
18
Polmoni
19
Reni
20
Zona lombare
21
Glutei
22
Sacro/Coccige
23
Coccige/Zona cervicale
24
Retro cosce
25
Incavo ginocchia
26
Polpacci
27
Piedi

 

Percorso energetico – I livelli Reiki

 


 Lungo il percorso di crescita col Reiki a ogni livello si entra in risonanza con una diversa qualità energetica.

 

In un primo momento della sadhana si regola la quantità energetica (eccessi o carenze), l’energia negativa viene liberata, scaricata e le zone mancanti di energia vengono ricaricate. Si può dire che è la fase di pulizia e riequilibrio energetico.


Dopo si entra in una fase di trasmutazione della qualità energetica, la vibrazione diventa sempre più sottile, meno densa, meno pesante.


Alla fine arriviamo al terzo stadio che è l’integrazione dei nuovi livelli energetici nella struttura del nostro corpo di luce.


Questi cambiamenti energetici che verifichiamo dentro di noi si possono riscontrare, con la osservazione diretta e semplice, anche sui cristalli.


Indubbiamente l’esperienza non risulta automaticamente uguale per tutti, molto dipende dalla propria consapevolezza e dal lavoro svolto su di sé prima e dopo le sintonizzazioni o attivazioni.




Simbologia cosmica Reiki – Usi e qualità

 
 


 
 
 

SEI HEIKI


 


HON SHA ZE SHO NEN


 
 

 DAI KO MYO
 
 




Copyright by © Sadhana Gayatri – Master Reiki - Cristalloterapeuta. È permessa la riproduzione o diffusione del materiale solo con il permesso o la citazione dell'autore. Shanti.


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