Prepararsi
al fare insieme
Stiamo per entrare nel solstizio dell’estate 2020,
questa volta, quasi senza renderci conto. Così come il solstizio d’inverno
rappresenta il punto in cui il sole è più basso sull'orizzonte e ci predispone
alla massima interiorità, il solstizio d’estate ci indica il punto di maggiore
splendore del sole e di conseguenza della nostra esteriorità, della nostra
socialità.
Ma cosa c’è di diverso quest’anno? La prima cosa che
percepiamo e che ci è mancata un po’ la preparazione a questo fare esterno che
facilita l’energia dell’equinozio di primavera; abbiamo vissuto, a causa della
situazione che tutti conosciamo sulla terra, un prolungamento della
focalizzazione interiore invernale.
In qualche modo, è possibile che c’era bisogno, nella
maggioranza delle persone, di questa esperienza interiore o, comunque, possiamo
dire che “non tutti i mali vengono per nuocere”. Così eccoci qua con i muscoli fisici forse
leggermente più flaccidi di altri anni, ma con i muscoli della coscienza tesi
verso l’azione, lo sentite questo?
Nella mia visione sento
che è buona cosa non essere isolati, condividere i propri doni e prepararsi ad
un modo di vivere diverso, assieme ad amici, a parenti o a nuove conoscenze che
risuonino sulla stessa nostra frequenza.
Manteniamoci aperti alle
nuove sfide che servono all'evoluzione della nostra anima, al vivere in armonia
con i ritmi della Madreterra, all'autoproduzione e lo scambio…
Siamo in provincia di
Piacenza, Passo del Cerro. Vi
aspettiamo.
Namastè.