domenica 23 dicembre 2012

MEDITAZIONI SONORE (da scaricare alla fine)

)*(Stazione Celeste)

 

Gli Hathors attraverso Tom Kenyon

L'Ethos e gli stati di coscienza non-dualistici
 
In questo messaggio desideriamo discutere di alcuni rapporti significativi fra la realtà manifesta e gli stati di coscienza non- dualistici.

Mente e Coscienza

Prima di procedere, però, vorremmo fare una distinzione fra i termini coscienza e mente.
Per noi, la coscienza trascende tutti i fenomeni e non è vincolata all’attività neurologica del vostro sistema nervoso. Inoltre, la coscienza trascende sia lo spazio che il tempo come voi li percepite. Ed è per mezzo del veicolo della vostra coscienza che potete viaggiare attraverso i vortici energetici che conducono fuori dai limiti dell’esistenza in un corpo.
Quando parliamo di mente, ci riferiamo alle esperienze sensoriali, mentali ed emotive che vivete come conseguenza di precisi cambiamenti nel vostro sistema nervoso. Infatti, mentre leggete queste parole, voi create il loro significato con l’ausilio del vostro cervello fisico e del sistema nervoso. Create il significato delle nostre parole tramite la finestra della vostra mente, ma quella finestra è allo stesso tempo creata e limitata dalle restrizioni del vostro sistema nervoso.
I nostri messaggi sono codificati a livello linguistico e, in vari punti della sintassi (ordine) delle nostre comunicazioni, ci sono dei vortici – cunicoli – attraverso cui potete temporaneamente trascendere la vostra mente ed entrare nell’infinito mistero della coscienza.

Come Noi Vediamo le Dimensioni Superiori

Nella nostra esperienza di noi stessi, noi esistiamo all’interno di molteplici dimensioni di coscienza e, a seconda del nostro livello di evoluzione personale, ci manifestiamo nelle dimensioni dalla quarta alla dodicesima. Attraverso la nona dimensione possiamo alternarci fra la nostra forma antropomorfica, che ha un aspetto umanoide, o il nostro corpo di luce.
Quando ci spostiamo nella decima dimensione, tutte le connessioni con la nostra forma antropomorfica si dissolvono. Diventiamo, a tutti gli effetti, forme di luce geometriche. Progredendo nella nostra evoluzione personale, possiamo esprimerci attraverso la 10^, 11^ e 12^ dimensione in una quantità di modi.
Ogni progresso nell’elevazione della coscienza, porta in sé una comprensione maggiore dell’interconnessione di tutti gli esseri e di tutti gli aspetti del cosmo. Lo strano paradosso dell’esistenza diventa evidente, quando entriamo nella 10^ Dimensione.

Interconnessione e Non-dualità
Trasmettiamo queste informazioni, perché a voi capita qualcosa di simile, quando entrate nelle dimensioni superiori del vostro essere. Nelle Dimensioni tra la 10^ e la 12^, la consapevolezza dell’interconnessione si espande, insieme alla consapevolezza della non-dualità – la Madre di Tutte le Cose. Questo, in effetti, è il paradosso della coscienza di cui parlavamo prima, ed è stato affrontato da alcune delle vostre Filosofie Perenni.
Per noi, il conseguimento della non-dualità non è la destinazione finale, ma piuttosto un trampolino verso una maggiore padronanza e comprensione di come creare risultati benefici.

Come Noi Vediamo la Non-dualità

In uno stato di coscienza non-dualistico noi, come voi, sperimentiamo la scomparsa dell’opposizione. Negli stati di coscienza non-dualistici la dualità – come viene vissuta nell’esistenza relativa – scompare ed entriamo in un grande stato di consapevolezza centrata e di serenità.
Negli stati di non-dualità più profondi, c’è soltanto la coscienza pura che sperimenta se stessa.
È importante rendersi conto che gli stati di coscienza non-dualistici sono relativi a chi li percepisce. Quindi, se sperimentate la non-dualità attraverso il chakra del cuore, potreste benissimo provare amore impersonale – un profondo senso di connessione cosmica.
Infatti, in questo stato di unione fra la non-dualità e il cuore, siete infatuati e, a tutti gli effetti, vi innamorate del cosmo. E in quel paradosso del cuore, diventate l’Amato; e anche tutto ciò che vedete e di cui siete testimoni è l’Amato.
Benché si tratti di un bellissimo stato di coscienza, non si tratta di non-dualità pura. Quando salite nei chakra più alti, le esperienze di non-dualità cambiano. Quando vi trovate nel chakra della corona, la non-dualità viene percepita nella sua forma pura – coscienza pura consapevole di se stessa. Non c’è alcun senso di sé personale, in queste dimensioni più elevate di non-dualità.
Il paradosso della creazione è che essa di sviluppa dagli stati più puri della non-dualità, fino agli stati di esistenza più polarizzati. Perciò, nella vostra coscienza si trovano i due stati apparentemente conflittuali dell’esistenza relativa (cioè la vostra vita incarnata nel tempo e nello spazio) e gli stati non-dualistici della coscienza, in cui tutte le polarità e i conflitti scompaiono.
La nostra prospettiva, come abbiamo detto, è che gli stati non-dualistici sono un trampolino verso una maggiore padronanza della creazione e non il punto di arrivo o l’obiettivo dell’evoluzione.

Interconnessione contro Unità

È qui che riteniamo necessario fare una distinzione importante fra l’interconnessione e il concetto di “unità”. Per noi questi due termini non sono intercambiabili. Ci sono molte definizioni diverse di “unità” sulla Terra e, quindi, non è possibile analizzare tutte le sfumature e le distinzioni.
Rivolgeremo allora la nostra attenzione a quella che riteniamo la distinzione fondamentale. Alcune persone credono che l’interconnessione sia la stessa cosa della “unità” e che, quando si entra negli stati più elevati della coscienza e nelle dimensioni superiori dell’essere, ci si fonda in un ammasso di luce, in cui spariscono tutte le distinzioni. Non è così che la vediamo noi.
L’interconnessione, o interconnettività, è il riconoscimento che tutti gli esseri e tutti gli aspetti del cosmo sono correlati e, allo stesso tempo, che gli esseri possiedono differenze uniche. Tali differenze sono affascinanti e uniche. A volte sono fastidiose e altre volte portano  arricchimento. Ma le differenze fanno parte dell’arazzo della realtà manifesta e non sono superflue.
Una delle difficoltà che notiamo nel concetto di “unità”, così come viene attualmente diffuso da alcuni, nelle comunità New Age e di Crescita Personale, è che le differenze uniche tra le persone vengono denigrate e in qualche modo, dato che tutto è “una sola cosa”, i giusti confini energetici fra gli individui possono essere ignorati, cosa che spesso avviene. Per di più, alcuni individui usano questo sistema di convinzioni (cioè “l’unità”) come scusa per evitare la responsabilità personale. Nella nostra esperienza di noi stessi, attraverso tutte le dimensioni, noi restiamo individui unici e le dimensioni più elevate del nostro essere non obliterano la nostra unicità, ma presentano, piuttosto, delle maggiori opportunità di creazione.

L’Ethos
Ora desideriamo condividere con voi un mezzo per accedere ad uno dei più grandi tesori culturali, quello che chiamiamo Ethos. L’Ethos è una larghezza di banda della coscienza, ancorata nella non-dualità pura.
Quando un Hathor entra nella 10^ Dimensione, ci sono molte opportunità e molti modi di manifestare. Alcuni di noi scelgono di unirsi temporaneamente ad una comunità di vibrazione. Tale comunità consiste di Hathor individuali nella 10^,11^ e 12^ Dimensione. Questi individui entrano nella non-dualità per loro volere e scelgono di restare, per un certo periodo, in questa vibrazione di coscienza, a beneficio di altri esseri.
La maggioranza degli individui rimane nell’Ethos temporaneamente, mentre qualcuno non se ne va affatto. Quando un essere entra nell’Ethos, tutte le distinzioni personali vengono accantonate. Un essere che si trova nell’Ethos non ha nome. Ogni identità personale è stata sostituita dalla totale immersione nella non-dualità. Questi esseri “mantengono” la vibrazione di non-dualità a beneficio di altri, perché la non-dualità è la Madre di Tutte le Cose, il tessuto che soggiace a tutta l’esistenza.
Essere in presenza dell’Ethos è esser elevati alla non-dualità.
La vostra esperienza nell’Ethos sarà diversa dall’esperienza di qualcun altro, poiché si fonda sul vostro livello personale di evoluzione e sulle questioni che state affrontando nella dualità.
Per alcuni di voi, che sono altamente avanzati, il semplice udire il nome Ethos e capirne la natura non-dualistica, sarà sufficiente a farli entrare in comunione con la non-dualità attraverso questo mezzo.
Molte persone, tuttavia, troveranno questo percorso, o metodo, piuttosto difficile. E, quindi, noi vi offriamo un tesoro sonoro per aiutarvi. Questa Meditazione Sonora è analoga ai reami di luce in cui risiede l’Ethos.
L’Ethos emette delle vibrazioni di luce che possono essere attenuate fino alla gamma udibile dall’orecchio umano. Dunque, ciò che udrete ascoltando La Meditazione Sonora Ethos , è la traduzione della luce in suono. È l’essenza armonica dell’Ethos come si manifesta nella 10^ Dimensione.
Vi suggeriamo di esercitarvi in vari modi nell’ascolto di questo tesoro sonoro unico. Il primo sarebbe quello di ascoltarlo concentrando tutta l’attenzione sul suono. Lasciate che il suono sia il focus principale della vostra attenzione e, quando la vostra mente divaga, riportatela sul suono.
Il secondo modo di ascoltare sarebbe con l’attenzione sul chakra del cuore, al centro del petto.
Poi ascoltatelo con la consapevolezza sul chakra della gola.
Poi, ascoltatelo con l’attenzione concentrata sul Terzo Occhio (Ajna), situato tra gli occhi, sopra il naso.
E, infine, ascoltate La Meditazione Sonora Ethos con l’attenzione posta sul chakra della corona, sulla sommità del capo.
Sentite e percepite le differenze che emergono quando ascoltate la Meditazione Sonora Ethos da questi diversi chakra. La maggior parte di voi scoprirà che viene più naturale ascoltare la Meditazione Sonora Ethos con l’attenzione centrata su un chakra specifico. Quel chakra è il punto focale che vi consigliamo di utilizzare per l’ascolto, in preparazione alla meditazione sonora che avverrà durante la prossima Meditazione Mondiale.

Test dell’Intelligenza Evolutiva
Dal nostro punto di vista, una delle caratteristiche di una coscienza evoluta è il riconoscimento dell’interconnessione. Questo riconoscimento è un test d’intelligenza evolutiva e la vostra specie c’è dentro in pieno. L’umanità non può continuare a vivere, collettivamente, come ha fatto finora – nell’illusione che gli umani possano saccheggiare la Terra senza conseguenze per la Terra stessa, la miriade delle sue forme di vita o la stessa umanità.

La Meditazione Mondiale
L’obiettivo della Meditazione Mondiale è di aggiungere una qualità vibrazionale all’atmosfera emozionale del vostro pianeta.
Avete il diritto intrinseco di farlo, perché siete incarnati nel tempo e nello spazio e perché vivete temporaneamente su questa Terra. Come residenti di questo pianeta, avete il diritto di incoraggiare eventi benefici.
Lo scopo specifico di questa Meditazione Mondiale è di accelerare il riconoscimento collettivo umano dell’interconnessione e il passaggio dai miasmi e dalle illusioni della storia umana collettiva ad una nuova costellazione di credo culturali che serviranno a sviluppare il destino più alto dell’umanità. Questo si farà con l’ausilio della vostra immaginazione – il potere della vostra volontà e della vostra intenzione – unita ai potenziali creativi che risiedono negli stati di coscienza non-dualistici.
La data e l’ora di questa Meditazione Sonora saranno il 4 Novembre, fra le 15:00 e le 16:00 (Fuso Orario del Pacifico) (dalle 00:00 alle 1:00 di Lunedì 5 Novembre - Ora Italiana). Mentre la meditazione sarà globale, il fulcro dell’energia sarà a Seattle, Stato di Washington, durante l’ora finale di un seminario Intensivo Hathor, che abbiamo chiamato L’arte di Seminare Nuove Realtà.  
Per la durata di questa meditazione, l’Ethos entrerà nello spazio creato da coloro che parteciperanno al seminario Intensivo. E, da questo fulcro, l’Ethos estenderà la sua energia in tutto il mondo, a tutti coloro che avranno scelto di unirsi a noi in questa impresa (la Meditazione Mondiale).
Non importa dove vi troviate fisicamente sulla Terra. Inoltre, mentre la meditazione formale a Seattle inizierà alle 15:00 e terminerà alle 16:00, l’energia generata dall’Ethos continuerà per venticinque ore. In altre parole, l’Ethos continuerà ad emanare la sua energia dalla 10^ dimensione, agli individui che hanno scelto di partecipare alla Meditazione Mondiale, dalle 15:00 del 4 Novembre, fino alle 16 del 5 Novembre 2012 (Fuso orario del Pacifico) (dalle 00:00 del 5 Novembre alle 01:00 del 6 Novembre 2012 ora Italiana).
Potrete unirvi alla Meditazione mondiale in qualsiasi momento durante questo periodo di venticinque ore.

In realtà, potrete anche entrare in questa specifica meditazione ogni qualvolta desiderate “trasmettere” la forma pensiero dell’interconnessione all’umanità. Mentre collettivamente entrate nelle fasi sempre più intense della trasformazione planetaria, quelli di voi sintonizzati con la realtà dell’interconnessione “sapranno” quando sarà appropriato inviare questa forma pensiero ai colleghi umani, con l’ausilio di questa particolare meditazione.
Quando si intraprende questa meditazione, è importante capire che non si influisce direttamente sull’esito degli eventi, piuttosto si “trasmette” una forma pensiero benevolente al collettivo umano. Quello che gli individui umani scelgono di fare, o di non fare, in merito alla comprensione dell’interconnettività, tuttavia, sta nella sovrana provvidenza di ciascun individuo.
Inoltre, l’Ethos non è in grado di intervenire sulla coscienza umana. Una persona umana deve scegliere di entrare in allineamento vibratorio con l’Ethos. In altre parole, l’Ethos non intraprende azioni. Esso emana semplicemente la propria natura, che è la coscienza non-dualistica.

La Meditazione Vera e Propria
Durante la meditazione, vi consigliamo di iniziare ascoltando La Meditazione Sonora Ethos per trenta minuti. Durante questa fase la vostra attenzione è concentrata sul chakra del cuore, a meno che, intuitivamente, non percepiate che per voi sia meglio portarla su un altro chakra.
Dopo aver ascoltato La Meditazione Sonora Ethos, restate semplicemente in silenzio con la consapevolezza sul chakra del cuore (o un altro con cui avrete scelto di lavorare). Dopo circa un minuto di concentrazione sul chakra scelto, immaginate che una parte di voi (cioè il vostro KA o doppio eterico) si elevi sopra di voi, ovunque vi troviate sulla Terra. Immaginate e percepite che questo secondo voi, che ha esattamente l’aspetto del vostro voi fisico, fluttui fino ad una posizione di circa  90 Km. al di sopra del pianeta, dove unirete le vostre mani con le altre persone di tutta la Terra che si sono unite alla meditazione.
Questa unione di mani è una rappresentazione simbolica della forma pensiero che noi chiamiamo “interconnessione”. È il riconoscimento e l’accettazione del fatto che tutta l’umanità è interconnessa e che questa interconnessione esiste simultaneamente insieme alle differenze uniche di tutti gli individui.
Colui a cui darete la mano potrebbe benissimo vivere in una zona della Terra molto distante da voi. Potrebbe avere una visione diversa della realtà. Potrebbe seguire una religione diversa dalla vostra o non seguirne affatto una. La persona a cui tenete la mano sta forse affrontando delle sfide molto diverse dalle vostre, per via della sua posizione sulla Terra e della cultura a cui deve conformarsi. Eppure, a dispetto di tutte queste differenze, voi siete interconnessi.
Ad unirsi a voi, in questo mare di interconnettività, saranno il reame Devico, gli spiriti della Terra, gli elementali e la miriade di forme di vita che sono sulla vostra Terra, oltre alla Terra stessa. Quelli di voi che sono consapevoli delle molteplici dimensioni, potrebbero benissimo sperimentare l’unione con intelligenze intergalattiche, oltre che con i corpi cosmici, compresi in Sole e il Sole Centrale – il buco nero che costituisce il centro della vostra galassia.
Ci rendiamo conto che alcuni di quelli che leggono queste parole sono talmente scoraggiati dallo stato dell’umanità, che potrebbero trovare difficile, se non impossibile, unire le mani con i colleghi umani. Se siete tra queste persone, vi suggeriamo di unire le mani con gli spiriti della natura e, con questa azione, contribuirete alla potenza della trasformazione.

Preparazione per la Meditazione Mondiale
Se scegliete di unirvi a noi nella Meditazione Mondiale, vi chiediamo di iniziare a lavorare con La Meditazione Sonora Ethos in maniera regolare. Lo scopo di questo lavoro di preparazione è per farvi familiarizzare con gli stati di coscienza prodotti in voi dall’Ethos.
Se state affrontando delle situazioni difficili nella vostra vita, vi suggeriamo di ascoltare La Meditazione Sonora Ethos almeno una volta al giorno. Questo per aiutarvi ad entrare in un diverso stato di coscienza e, da questa prospettiva, i vostri problemi diminuiranno e/o aumenterà la vostra capacità di gestirli.
Il risultato finale è che sarete elevati e abbiamo bisogno che il maggior numero possibile di individui elevati si unisca alla Meditazione Mondiale. Mettiamola così... se siete strapieni di tossicità personale, lavorate ogni giorno con la Meditazione Sonora Ethos, prima di tutto per il vostro bene e, in secondo luogo, per la sangha (comunità) mondiale.
A proposito, siete i benvenuti se volete ascoltare la Meditazione Sonora Ethos e utilizzarla come strumento di trasformazione personale, anche se non avete in programma di unirvi alla Meditazione Mondiale.

La Meditazione Sonora Ethos: Riflessioni Conclusive
È con piacere e grandi aspettative che vi presentiamo la Meditazione Sonora Ethos. Siamo fiduciosi nel fatto che essa vi porterà un senso di serenità e una maggiore capacità di gestire gli eventi caotici del vostro mondo.
Ci aspettiamo anche che l’Ethos aprirà un sentiero verso la vostra non-dualità e che, come esseri-creatori manifesti, voi unirete le due cose – l’unicità della vostra vita e la potenza della non-dualità.
Che questa unione sia una benedizione per voi e tutte le vostre relazioni.

Gli Hathors 20 Settembre 2012
 
 

Pensieri e Osservazioni di Tom
Trovo che questo messaggio degli Hathor sia uno di quelli più densi di informazioni e, anche dopo averlo letto più volte, trovo ancora dei nuovi livelli di comprensione.
Vengono discussi parecchi argomenti, ma limiterò i commenti all’Ethos e alla Meditazione Sonora, che formeranno la prima parte della Meditazione Mondiale del 4 Novembre.

L’Ethos
Il mio primo incontro con l’Ethos avvenne circa un anno fa, in preparazione per un seminario Intensivo degli Hathor, dal titolo Trasmissioni di Luce. Qualche mese prima dell’evento, mi trovavo in una delle mie periodiche crisi esistenziali, quando uno dei miei mentori mi scortò attraverso i regni, fino alla 10^ dimensione, dove mi suggerì semplicemente di “stare lì” con l’Ethos.
Mi calmai immediatamente e ben presto entrai in quella che riconobbi come una sorta di Samadhi (trance yoga), in cui cominciai a precipitare sempre più profondamente in uno stato non-dualistico della coscienza. L’agitazione che si era così chiaramente impossessata della mia mente per svariate ore, si dissolse all’improvviso, nell’arco di qualche minuto. E questo, cosa non da poco, si era verificato soltanto per il fatto che io me ne “stavo lì” alla presenza dell’Ethos.
Come dicono gli Hathor in questo messaggio, l’idea della non-dualità compare in svariate Filosofie Perenni, alcune delle quali possono essere fatte risalire alla Upanishad e alla Bhagavad Gita dell’antica India, agli insegnamenti non-dualistici di vari mistici e saggi, oltre che agli insegnamenti essenziali del Buddismo, per non citarne che alcune.
L’Ethos con cui “stetti lì”, era, come ho già detto, un Hathor della 10^ dimensione e, ogni volta che percepisco psichicamente questo essere, lo vedo chiaramente come una palla di luce, costituita da tredici sfere in contro-rotazione, racchiuse una dentro l’altra. La mia sensazione è che le proporzioni stabilite da queste sfere in contro-rotazione si combinino per generare un’energia non-dualistica, che è ciò che mi influenzò così fortemente.
Definisco questo essere con “esso”, perché non ha un genere. Mentre gli Hathor che ho incontrato nelle dimensioni dalla 4^ alla 9^ hanno sia un corpo di luce che una forma antropomorfica con un’identità di genere, gli Hathor che ho incontrato nella 10^, 11^ e 12^ dimensione si presentano esclusivamente come forme di luce geometriche.

La Meditazione Sonora Ethos
Quando ho registrato La Meditazione Sonora Ethos, è stato un Hathor di 10^ dimensione a guidarmi. Da un punto di vista ingegneristico è stata un’esperienza affascinante. Mentre registravo ciascuna delle otto tracce che costituiscono l’insieme, questo essere alterava la mia voce in modi precisi e con distinte proporzioni rispetto ai suoni registrati in precedenza. Dopo aver buttato giù le basi, le ho soltanto stratificate e sincronizzate, secondo le “sue” istruzioni, in modo da avvicinarmi alle fluttuazioni di luce che costituivano il “suo” essere. Non c’è stata manipolazione elettrica del suono – nel senso che non ho alterato in alcun modo l’equalizzazione, né sono stati applicati riverberi o altri effetti alla mia voce. I suoni che udite nella Meditazione Sonora Ethos sono completamente naturali e privi di qualsiasi effetto, per quanto possa essere difficile crederlo dopo averli ascoltati.
Alla fine di questo messaggio, troverete due link a due versioni differenti di questa meditazione sonora. La prima è lunga 5 minuti e 4 secondi. È per voi un modo di tastare il terreno, diciamo, e vi consiglio di cominciare da questa. Vedete che cosa si sviluppa per voi  nei cinque brevi minuti che occorrono per ascoltarla.
Lavorate con questo file audio di cinque minuti nel modo suggerito dagli Hathor. Prima, ascoltatelo soltanto dedicando la vostra completa attenzione al suono. Poi, ascoltatelo con l’attenzione incentrata sul Chakra del Cuore (sotto lo sterno e al centro del petto). Poi, ascoltatelo ponendo l’attenzione sul Chakra della Gola. In seguito con l’attenzione sul Terzo Occhio (fra gli occhi, sul ponte del naso) e, infine, con l’attenzione sul Chakra della Corona (sulla sommità del capo). Sarebbe meglio farlo con sessioni di ascolto separate, per evitare un “sovraccarico energetico”.

La seconda versione è per coloro che sceglieranno di unirsi alla Meditazione Mondiale del 4 Novembre e/o per chi desidera entrare alla presenza dell’Ethos per periodi di tempo più lunghi. Questo secondo file audio dura 30 minuti, lo stesso tempo che gli Hathor trascorreranno con l’Ethos prima della simbolica unione delle mani, nella fase finale della Meditazione Mondiale.
Se avete in programma di unirvi a noi nella Meditazione Mondiale, vi esorto caldamente ad iniziare l’ascolto di questa versione estesa con largo anticipo rispetto al 4 Novembre. Questo affinché possiate sperimentare gli svariati stati mentali che la meditazione sonora produrrà in voi.

Istruzioni per la Meditazione Mondiale
Come hanno detto gli Hathor, le energie dell’Ethos saranno estese a tutti i partecipanti alla Meditazione Mondiale, per un periodo di venticinque ore, a partire dalle 15:00  del 4 Novembre, fino alle 16:00 del 5 Novembre (fuso orario del Pacifico). Ciò significa che potete entrare nella meditazione e unirvi alla sangha (comunità) mondiale in qualsiasi momento, durante il periodo di venticinque ore. Per l’orario preciso della Meditazione di Seattle, rispetto al vostro fuso orario, potete consultare diversi siti, tra cui http://www.timeanddate.com/worldclock/ (In Italia: dalle 00:00 del 5 Novembre alle 01:00 del 6 Novembre 2012)
Iniziate ascoltando La Meditazione Sonora Ethos per 30 minuti. Questo serve ad innalzare il vostro stato di coscienza e ad aprire il rubinetto della creazione, dato che gli Hathor sostengono che gli stati di coscienza non-dualistici sono trampolini verso gli stati creativi.
Dopodiché, immaginate che il vostro KA (il vostro doppio eterico), o una versione di voi, fluttui fino ad una posizione di circa 90 Km. sopra il punto del pianeta in cui vi trovate. Poi, immaginate di dare la mano ad altre persone di tutto il mondo. Questa unione delle mani è un atto di immaginazione che simboleggia il riconoscimento dell’interconnessione. Come hanno spiegato gli Hathor, questo tipo di interconnettività non nega le nostre differenze. Le include. L’atto di tenersi per mano al di sopra della Terra riconosce che siamo tutti interconnessi, comprese le altre forme di vita e persino le intelligenze energetiche.

Quanto tempo rimanere in questo stato immaginario dipende da voi. Io suggerirei almeno da 5 a 10 minuti. Quando la mente inizia a vagare, e molto probabilmente lo farà, riportate l’attenzione sul “voi” che sta fluttuando 90 Km sopra la Terra.
Dopo aver completato la Meditazione Mondiale, sarebbe il momento ideale per dedicarsi alla Sfera di Tutte le Possibilità, in modo da energizzare qualsiasi risultato personale desideriate manifestare. Se non avete letto quel messaggio planetario degli Hathor, sarebbe meglio farlo prima della Meditazione Mondiale.
Se questa sarà come le altre Meditazioni Mondiali degli Hathor del passato, dovrebbe essere un’esperienza carica di energie. Se incontrate molta intensità, durante la meditazione, fareste bene a riposarvi, dopo, o persino a sdraiarvi, se potete.
Se ne avete voglia, potete entrare nella Meditazione ripetutamente, tutte le volte che lo desiderate, durante il periodo di venticinque ore. Seguite il vostro istinto.

Nota: Se scegliete di lavorare con la Meditazione Sonora Ethos di 30 minuti, per cortesia, scaricatela sul vostro computer, evitando di ascoltarla dal nostro server. Se troppe persone la ascoltano dal nostro server, in un momento qualsiasi, il server potrebbe andare in blocco – impedendo ad altri di scaricarla. Per favore, non contate di ascoltare questa meditazione sonora direttamente dal sito web il giorno della Meditazione. Il server non sarà in grado di “servire” tutti. Scaricatela prima di quel giorno.

Nota Importante: Non ascoltate La Meditazione Sonora Ethos in situazioni che richiedano lucidità, come mentre guidate l’auto o vi occupate del funzionamento di macchinari.
Non contate di ascoltarla dal sito il giorno della Meditazione. Dovete scaricarla in anticipo ed essere pronti.




© 2012 Tom Kenyon. Tutti i diritti riservati. È possibile copiare e divulgare questo materiale attraverso qualunque mezzo, purché nulla venga alterato, sia citato l’autore e vengano incluse le note di copyright e l’indirizzo web.

 

Originale in inglese:

 
Traduzione di Nicoletta Ricci